Qualche giorno a Malta…

?utm_source=influencer_blog&utm_medium=referral&utm_content=blog_article_dalila&utm_campaign=05_testimonySapevate che Malta è il paese più piccolo d’Europa? Sapreste localizzarlo sulla mappa ? Immagino di no. Magari siete come me prima delle vacanze, con una vaga idea, sapete che l’isola si trova da qualche parte nel’immenso Mediterraneo. Avete ragione. Pero è ancora più vicino di quanto pensate. Malta si trova proprio sotto la Sicilia. A due passi.

Ci sono andata con le mie figlie ad Aprile prima di Pasqua e vorrei raccontarvi quella bella scoperta.

Prima di partire, ho trovato uno scambio casa, con Damien, un Francese che vive con la moglie a Malta. E’ un delizioso attico con un’impressionante terrazzo : sembrava semplicemente fantastico. La comunicazione con lui è stata molto semplice e diretta. Era tranquillo, disponibile. Anzi, è stato veramente carino. Ci ha anche prenotato il taxi dall’aeroporto a casa e il taxista ci ha dato le chiavi di casa. Veramente easy! Le miei figlie hanno l’abitudine di viaggiare attraverso la casa di perfetti sconosciuti. E’ diventato un gioco tra di noi. Sono curiose, provano a indovinare il tipo di famiglia che ci ospita. Fanno delle ipotesi. Quando la cucina è grande e ben attrezzata, immaginano che sia una famiglia di buon gustai ; se ci sono tanti libri, immaginano che siano degli insegnanti ; a volta capiscono che le persone sono artisti perché trovano tanti quadri, o telai, e pennelli. I misteri della casa fanno parte del piacere del viaggio.

Malta è una destinazione unica : là, si parla inglese ma anche una lingua molto particolare : il maltese, une specia di misto tra italiano, arabo, dialetto… Non si capisce niente ma si riconosce qualche parola italiana… La grande storia dell’isola si legge anche nella cucina, mediterranea, con una forte impronta italiana. Diciamo che non siamo rimaste completamente spaesate…

Il tempo è instabile. Capisco presto che i costumi da bagno che ho messo in valigia saranno inutili e c’è un vento da fare impazzire ma non ci arrendiamo. Giriamo l’isola con i mezzi pubblici. Devo confessare che non me la sento di noleggiare una macchina. Guidano a sinistra, come in Inghilterra, e anche se sono abbastanza fiduciosa nella mia guida, non voglio correre nessun rischio. Non ci sono treni, ne metropolitana sull’isola, pero c’è una linea di autobus fantastica. Un consiglio: è sempre meglio essere localizzato vicino alla capitale di Malta, la Valletta, poiché tutti gli autobus partono da lì. La casa di Damien si trova a dieci minuti dalla Valetta. E’ perfetto. Poi abbiamo anche scoperto (è una ragazza maltese che ce l’ha consigliato) un’app per smartphone, per circolare facilmente con i bus sull’isola : tallinja. La consiglio fortemente! È utilissima!

La nostra prima meta è proprio la Valette. C’è un sacco di gente. Non pensavo che Malta fosse cosi turistica… La pietra bianca dei palazzi grandiosi mi ricorda Lecce. E’ stata organizzata una caccia al tesoro per i bambini. Ovviamente le miei bimbe vogliono partecipare. C’è anche un concerto con Spongie Bob, le Tortue Ninja, Paw Patrol… Le miei figlie si divertono da matte. Mia figlia Nina mi guarda con gli occhi brillanti, mentre sospiro e guardo il mio orologio, disperata… Scopriamo presto che i Maltesi sono molto gentili. Ci aiutano, ci accompagnano, gli autisti ci fanno lo sconto… Le invasioni barbariche di turisti non gli fanno perdere la pazienza. Grandi Maltesi !

Le bimbe vogliono fare le attrazioni turistiche più cliché : il trenino, il giro a cavallo, i ritratti caricatura in strada… Chiedo una tregua e propongo un accordo perché se no, a quel ritmo, finiremo presto senza una lira… Se fanno le brave, prometto di portarle a nuotare con i delfini. Fare le brave vuole dire smettere di chiedere ogni cinque minuti di comprare una cosa. Sembra funzionare poiché smettono di farmi gli occhi dolci ad ogni angolo di strada…

A casa, alla sera, giochiamo al memory o alle sette famiglie. Capisco che si sentono a casa. Siria mi dice: «mi piace la casa perché è tutta bianca…». Ha ragione, è bianca, respira la serenità. Pero le bimbo finiscono come al solito per litigare e ridere (o ridere e litigare, non ho ancora capito in che senso funziona la loro dinamica).

Quando le bimbe scoprono che c’è un aquarium, ovviamente ci dobbiamo andare. Faccio una ricerca su internet. Sul sito del Malta national aquarium (www.aquarium.com.mt), scopro che i bimbi non pagano l’entrata se portano dieci tappi di bottiglia di plastica. Evviva! Ancora una caccia al tesoro per domani!

Dopo l’aquarium, visitiamo M’dina, e Rabat : che strani nomi… Non capisco più dove siamo : in Morocco ? Chiamano M’dina la città del silenzio. Infatti, a parte i soliti turisti con la guida in mano, non incrociamo nessun abitante… Visitiamo il palazzo Falson, un’antica dimora che apparteneva ad un ricco collezionatore d’arte. Le bimbe sono affascinate dalle meraviglie che contengono le sue stanze. Anch’io ! Poi raggiungiamo Rabat, città vitale ed autentica. È il colpo di fulmine di queste vacanze… Le bimbe adorano visitare le catacombe di Rabat, si divertono nel labirinto sottoterraneo… peccato che non ci siano più le osse…

Al ritorno, le bimbe si addormentano sull’autobus. Sotto casa, ci fermiamo dall’ortofrutta. La signora ormai riconosce le bimbe e regala loro dei chupa chups. Questa dimensione dello scambio casa non finisce di incantarmi. Qui, non siamo turisti anonimi. Siamo parte del quartiere. Viviamo allo stesso ritmo dei suoi abitanti. In pocchi giorni, inventiamo la nostra geografia della quotidianità : il caffé, il panettiere, il supermercato, il tabacco… La città è diventata un po’ nostra.

Arriva l’ultimo giorno. Il tempo è brutto… Nuotare con i delfini sarà per un prossimo viaggio (poi diciamo che da quando ho scoperto che il prezzo era di 120 euro a testa per un tuffo in aqua, mi sono pentita dell’accordo). In mattinata, andiamo a visitare il Gran Master Palace, alla Valletta. Le bimbe hanno un audio guida e fanno la visita in quasi completa autonomia. Siria, cinque anni, si appassiona alle spade e ai manichini a grandezza naturale ! Nel pomeriggio, prendiamo la nave e dopo una piccola traversata, ci rechiamo ad una delle Tre Città, Vittoriosa, un’antico paese di pescatori. Le stradine sinuose ci portano dentro un paese fuori dal tempo. Il mare a due passi ci regala un panorama unico sulla Valletta. Guardiamo a lungo questa roccaforte come per memorizzare le ultime immagini di un’isola ricca di storia, un incrocio in mezzo al mare.

Ripartiamo la mattina successiva, dopo una deliziosa colazione in un posto fantastico : Busy Bee Cafe, à L’msida (www.busybee.com.mt). Il sole splende. Damien, sempre disponibile, ci ha di nuovo prenotato il taxi per l’aeroporto. Le bimbe non vogliono partire… Neppure io… Poi ho un rimpianto : non abbiamo potuto goderci il grande terrazzo dell’appartamento. Ma chissà se non torneremo?

Se volete, come noi, fare una vacanza fantastica da Damien, ecco la sua casa:

https://www.homeexchange.it/homes/view/1542034

Grazie ad HomeExchange per avere permesso questa bella scoperta !

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